Cosa trova e come viene accolto chi bussa a un convento francescano? Colpisce prima di tutto l’approccio informale e familiare. Tu che arrivi dal mondo non sei un estraneo. Chi ti accoglie, molto spesso ti dà del tu, come se ti conoscesse da tempo. Sei subito invitato a condividere il cibo alla mensa dei frati, il momento migliore per raccontare loro chi sei e da dove provieni.
Ti vengono mostrati spazi comuni dove puoi avere libero accesso, ti vengono detti tempi e luoghi dei vari momenti che scandiscono la vita del convento. Che è sempre una comunità, un organismo complesso, con regole precise. Per chi avverte il desiderio di semplificare, rallentare, adottare uno stile di vita più sobrio, più rigoroso, allora l’accoglienza francescana e l’esperienza della Regola possono essere di aiuto. In un convento, oltre al silenzio, agli orti e ai giardini dei frati, alle chiese e alle cappelle, è possibile soprattutto trovare ascolto.
E poi, si ha l’opportunità di scoprire una Sardegna intima e autentica. La devozione a Santu Franciscu è molto viva in questa regione. Può capitare di passeggiare nel bellissimo orto dei cappuccini a Cagliari in compagnia di un frate, che viene ripetutamente fermato dalle mamme a spasso con i loro bambini, per avere una benedizione al volo.
Intorno al tavolo del refettorio ci si confronta con uomini di fede che hanno alle spalle storie diversissime: c’è chi viene da un ambito rurale e pastorale, chi prima di scegliere la clausura ha vissuto nel mondo, chi ha dedicato una vita allo studio e alle scritture. Inoltre, la visita e la permanenza in un convento e nei molti siti francescani ricchi di storia sono un’esperienza speciale in occasione delle feste tradizionali, legate alle vite di santi e uomini di fede figli di quest’isola.
I capitoli di questo sito web e della guida cartacea sono strutturati come un ideale percorso di visita, alla scoperta dei luoghi più significativi della plurisecolare missione francescana in Sardegna.