Attivi in città almeno dal 1324, anno della bolla con cui papa Giovanni XXII consente la fondazione di due nuovi conventi francescani – di cui uno a Iglesias, l’altro ad Alghero – i frati inizialmente si installano in un sito preesistente, una cappella di cui nulla sappiamo. Il grandioso complesso della chiesa e del convento di San Francesco furono costruiti più di cent’anni dopo, alla fine del XV secolo.
La fabbrica, tuttavia, rimane aperta anche nel secolo successivo. Frutto di due fasi distinte, il convento di San Francesco è uno degli esempi di stile gotico catalano più importanti dell’isola. La chiesa affaccia su un modesto slargo della centralissima via Carlo Alberto. Nulla, nella semplice facciata, ornata da un rosone e dal portale rinascimentale, lascia presagire il fine decoro dell’interno, in origine a navata unica, ma rifatto a tre navate a seguito di un crollo, (1593), con archi a tutto sesto impostati su pilastri. Della fase gotica rimane il magnifico presbiterio, con volta stellare, l’arco trionfale, con pilastri a fascio, e alcune cappelle.
Da notare i capitelli negli archi di ingresso alle cappelle, decorati con rilievi a motivi vegeil lungomare di alghero. tali e animali, tipici del gotico catalano. Annesso alla chiesa è il chiostro del convento, che è la parte più antica. Robusti pilastri di arenaria, cilindrici e ottagonali alternati, sostengono gli archi a tutto sesto. Dal cortile si ammira il campanile esagonale, su base quadrata. Nella seconda metà del XIX secolo anche il convento di San Francesco fu incamerato nei beni demaniali del neonato Regno d’Italia.
I frati minori conventuali continuarono a officiare la chiesa per qualche tempo, ma non rientrarono in possesso dei loro beni prima del 1940. Una grande opera di restauro e di recupero è stata condotta nei decenni successivi, per condividere con la città e i suoi visitatori questo capolavoro di arte e bellezza.
Via Carlo Alberto 46, tel. 079.97.92.58.