Principale convento dei cappuccini sardi, è intitolato a sant’Antonio da Padova, ma è meglio noto come convento di Sant’Ignazio da Laconi per la presenza delle reliquie del santo.
Fu fondato nel 1591 sul colle del Buoncammino, nel quartiere di Stampace, luogo ricco di testimonianze di epoca romana, significativo anche per la presenza delle grotte, in realtà cave di calcare utilizzato per la costruzione del vicino anfiteatro. In queste cavità – come testimoniano alcuni graffiti – furono detenuti prigionieri cristiani, forse destinati al martirio nell’arena. Le strutture cinquecentesche originali erano molto diverse dall’assetto attuale del convento, ristrutturato in varie fasi durante il XX secolo.
I beni e la chiesa furono infatti riscattati dai frati nel 1904, dopo la soppressione del 1866. La semplice facciata della chiesa è del 1962. All’interno si trova, nella cappella della navata di sinistra, il santuario di Sant’Ignazio, con l’urna contenente le spoglie del santo, collocata al centro di un’abside semicircolare, interamente decorata a mosaico. Nella navata destra, nella seconda cappella, è collocato il sarcofago di granito dove è sepolto il beato Nicola da Gesturi.
Dietro l’altare, un pregevole tabernacolo in legno scolpito del XVIII secolo testimonia la perizia nell’arte dell’ebanisteria, per cui i cappuccini erano famosi. I frati, su richiesta, sono disponibili a far visitare il giardino del convento, dove si trova un eremo e il piccolo museo dedicato al beato Nicola. Oggi il convento è luogo di preghiera, vita religiosa, evangelizzazione e formazione. I frati sono attivi nell’assistenza ai poveri, negli ospedali e nelle carceri del Buoncammino.
Viale Sant’Ignazio 94, tel. 070-65.73.70, www.cappuccini.tv.